“Cosa faresti in macchina con…?” – di sesso, corpo e potere.
13 Febbraio 2014
E di qui in poi, penso al corpo che non può non essere ‘spazio di intersezione’ di diverse forze anche contrastanti (dai bisogni e desideri della singola persona al modo in cui viene percepito/descritto dalla società/cultura in cui quella persona vive ecc.), ma questo è ben diverso dal dire/pensare che allora quel corpo sia di proprietà di qualcun altro (un’altra persona, o la società stessa, o lo stato) e non di chi lo abita con la propria vita e la propria anima.
Non è difficile da capire, eh?
“Cosa faresti in macchina con Baricco o con la Boldrini, allora?”
Parlerei con loro – come con chiunque altro che salisse sulla mia auto e che dovessi accompagnare da qualche parte – e magari nel loro caso lo farei con un po’ di fastidio e sospetto verso entrambi per ragioni diverse, ma continuando a ritenere che, pur se pur questo stato e questa politica ci vogliono bestie perché così è facile comandarci, noi possiamo ancora reagire con la riflessività, la parola e la fermezza che ci derivano dal nostro essere persone – esseri umani – e non solo degli animali (soprattutto non delle ‘bestie’).