L’ho sognato di nuovo
20 Novembre 2012
Il pezzo che segue l’ho scritto alcuni anni or sono, in ricordo di un’esperienza molto pesante da me vissuta in passato. Vi anticipo che per me è durissimo pensare di pubblicarlo, ma c’è una ragione precisa per cui pensavo da tempo di farlo: che quando si è vittime si pensa d’essere co-responsabili della violenza che subiamo o addirittura di meritarla. O, al contrario, ci si elegge a martiri in nome dell’amore. Beh, non è amore, non è passione, non è follia. E’ pura e semplice perversione dei rapporti umani, che appunto va combattuta e vinta.
L’ho sognato di nuovo.
Rubava le vite altrui. Succhiava le altrui energie fin dentro le ossa e quando trovava una persona buona, amorevole, gentile la distruggeva a botte di umiliazione, violenza, manipolazione.
Ovunque tenda le orecchie, sento simili voci.