Occupy: ispira il mondo con la tua presenza, le tue parole, le tue azioni
27 Maggio 2012
E come fare per farsi sentire nella cacofonia di voci dalle quali siamo subissati? Mah, forse scegliendo bene pensieri e parole che riteniamo valga la pena di condividere, che siano entrambi puri e chirurgici, nobilitati dall’afflato poetico, capaci in virtù di questo di raggiungere il cuore degli interlocutori e di lì la loro mente.
E se gli altri non capiscono? Eh, questa è la cosa più frequente. Continuare. Continuare comunque. Un mondo di persone sensate e – nonostante questo – coraggiose e felici forse è un’utopia, me è certo un’utopia migliore che arrendersi alla realtà dello squallore e della mediocrità che ci circondano e lasciarsi vivere, per poi venire rimpianti con tutti gli altri intorno che parimenti – in un eventuale breve istante di lucidità se non altro pre-morte – si daranno dei deficienti per ciò che loro stessi hanno perso.