Poesie (non solo) erotiche di Ana María Rodas
9 Marzo 2012
presentavano tre opzioni ugualmente spaventose: encierro, entierro o destierro (reclusione, sepoltura o esilio)” – La insurrección de Mariana nel 1993.
Landívar e Francisco Marroquín. Ha partecipato alle lotte per i diritti
umani e civili in un Guatemala, oggi formalmente democratico, ma dove la
violenza, specie sulle donne, è ancora ben presente.
Te, ti terrorizza
parlare di queste cose.
Le senti, certo, ma ti rodono solo dentro.
Perché come dire “io desidero”?
-noi donne non desideriamo
ci limitiamo a fare figli-
Come puoi chiedere al tuo sposo
che ti lecchi e ti monti
-questo non l’hai imparato a scuola-
E quando lui raggiunge il suo orgasmo egoista
non puoi gridargli
non sono venuta.
Né puoi masturbarti
o trovarti un amante.
Per una donna questo non va bene.
Da Poemas de la izquierda erótica
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Guarda:
con queste mani giocavo con le bambole
e gioco a far la donna.
Le uso per mangiare o denudarmi.
Per stringerti
con passione e tenerezza
i testicoli
-due mondi di mistero-
i tuoi peli e il tuo silenzio.
Ma me ne servo pure
per cavarti gli occhi
per straziare la tua carne
e procurarti profonde cicatrici
nel cervello.
Da Poemas de la izquierda erótica
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Padri Creatori di ogni illusione vivente,
agonizzando fra i canoni che voialtri inventaste
e l’umano
scelse mio padre, padre di carne e ossa
di evadere dal Vostro Regno allucinante
in dieci anni di angoscia e alcol.
E qualche tempo dopo
colei che mi partorì all’alba
ingoiò una compressa dall’odore di mandorla.
Io sono quel che resta di questo paio di cadaveri reali
di quella coppia
che trovò l’uscita
per sfuggire alle zannate di quei cani
che voi ammaestrate.
Ma io non muoio la morte che avete decretato
ai disubbidienti
né vivrò l’inganno di annichilirmi per essere qualcuno.
Mi hanno già tanto morso i vostri cani
che ho smesso di temerli.
Vivrò la mia vita semplice fuori del Vostro Mondo.
Da ‘La mia malagrazia’
in La insurrección de Mariana